Nel mondo della Fisica esistono due branchie. La Fisica classica o meccanica classica di Isaac Newton e la Fisica quantistica o meccanica quantistica di Werner Karl Heisenberg.
La differenza delle 2? La prima ragiona per dato certo, la seconda per dato probabile. La prima afferma che data una posizione e la velocità è possibile determinare dove sarà un oggetto nello spazio tempo.
La seconda in via sperimentale (misurato) ha verificato che non è possibile determinare la posizione futura di un elettrone ma solo la probabilità che un elettrone sia in una data posizione nel futuro.
Quindi in Fisica ci troviamo il certo che funziona con le grandi quantità di atomi e non funziona nell’atomo e il probabile che funziona nell’atomo ma non esiste nelle grandi quantità di atomi.
Tutto questo per verificare se il rendimento di una attività finanziaria, risponde alle leggi della meccanica classica o della meccanica quantistica. In parole povere se il rendimento è prevedibile , come la meccanoca classica o se è probabile come la meccanica quantistica.
Rendimento = (Capitale finale – Capitale iniziale)/Capitale iniziale
Quello che conosciamo certamente è il Capitale iniziale, quello che non conosciamo è il Capitale finale. Ora usando lo stesso metodo della fisica , noi dobbiamo capire come si forma nel tempo il Capitale finale.
Capitale finale = Capitale iniziale + Ricavi, incassi (Cedole, Interessi, Dividendi, premi) + Profitti/Perdite da operazioni di acquisto vendita chiuse + valutazione attività in essere aperte – costi – tasse
Ora se noi andiamo a separare le attività che producono il capitale finale, troviamo che :
Ora la domanda è: come viene calcolata nella meccanica quantistica la probabilità , che un elettrone di un determinato atomo si trovi in una determinata posizione?
Attraverso il principio di indeterminazione. Si puo’ applicare anche nella gestione del risparmio? SI
In che modo? Scegliendo le attività che hanno maggiore probabilità di produrre profitti da operazioni chiuse e maggiori probabilità di rivalutazione.
CONCLUSIONE
Una parte del rendimento è determinata da dati certi e quindi prevedibile. Un’altra parte del rendimento è data da dati incerti quindi probabili. Tra i dati probabili si puo’ calcolare chi ha maggiori probabilità di produrre profitti e rivalutazioni, esattamente come in quale posizione è piu’ probabile di trovare l’elettrone.
Nella meccanica quantistica si sa dove è finito un elettrone dopo averlo sparato.
Quindi se sparo mille elettroni contro una piastra non posso sapere dove finirà l'elettrone numero 365. Lo saprò solo dopo averlo sparato perché lo vedo nella piastra.
Se immaginiamo il Gestore bravo, quello che fa profitti dalle operazioni chiuse e sceglie attività che si rivalutando, come un elettrone e applichiamo il principio di indeterminazione, scopriamo che non si può stabilire prima chi è il Gestore bravo.
Si può sapere dopo, misurando come con gli elettroni, quanti gestori e quali sono no stati bravi. DOPO esattamente come gli ELETTRONI. DOPO
GV
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